Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

s pietroLa parrocchia di San Pietro in Vincoli è antichissima, forse era un convento di Benedettini, è menzionata nella Bolla di Eugenio III nel 1148, che la sottomise al Monastero di Oulx, ed è ricordata anche in una Bolla di Alessandro III nel 1172.
Allora apparteneva alla Diocesi di Torino, passò sotto l'impero di Napoleone I alla Diocesi di Saluzzo, per decreto il 23 gennaio 1805 del Cardinal Legato a latere in Parigi, Giovanni Battista Caparra.
Nel 1219 Pruino degli Incoardi, al comando di truppe Vercellesi, mise a ferro e fuoco il borgo rendendolo un cumulo di rovine (UN EPISODIO DELLA STORIA DEL PIEMONTE NEL XIII SECOLO)
L'attuale borgo maggiore di Bagnolo sorse soltanto dietro nuova convenzione col Principe Amedeo d'Acaia nel 1400.
Nel 1560 incomincia il memoriale dei battezzati, il registro dei defunti incomincia nel 23 dicembre 1693.

Progresso dei lavori

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

«La costruzione della nuova Chiesa trovò sul principio una difficoltà terribile, che le impedì di procedere colla celerità, che si desiderava. Questo nemico, col quale si dovette combattere a tutta oltranza era l'acqua, che, provenendo da abbondanti scoli delle terre vicine, allagava le fondamenta ed impediva di lavorare. Anzitutto si tentò di asciugare il terreno colle pompe, ma era una fatica sprecata, perché l'acqua continuava a sgorgare come da una sorgente perenne. Allora vi si costrusse un apposito canale, col quale le si fece prendere un'altra direzione e cosi si poté nuovamente procedere nella fabbricazione.

Il progetto dell'Ingegnere Porta

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

Tratto da:" memorie storiche di Gianbattista Cavallotti (vicecurato - 1895)"

piazza san pietro«Il progetto dell'Ingegnere Porta era da principio fondato sul concetto, che il nuovo edificio dovesse sorgere sulla medesima area, prima occupata dall'antica Chiesa, allargandosi a destra ed a sinistra. Era perciò necessaria l'autorizzazione Comunale per occupare alcune strisce di suolo pubblico, indispensabile per l'ampliamento. Però all'ultimo momento il signor Vicario don Bertero ebbe la felice idea di proporre al Municipio di abbandonargli, mediante equo compenso, l'area della Chiesa antica per ingrandimento della Piazza, obbligando il Municipio a costruire la nuova Chiesa sopra il terreno a levante della Casa Parrocchiale.
Don Bertero rivolse quindi in proposito una memoria al Consiglio Comunale, ed ecco come fu accolta la sua proposta.»

Distruzione della Antica Chiesa

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

«Benedetta la prima pietra del nuovo edificio, si dovette pensare a demolire l'antico, perché le due opere, di demolizione e di costruzione dovevano compiersi nel medesimo tempo, e l'impresa doveva usare il materiale ancora in buono stato nella nuova fabbrica. Il giorno di Pentecoste del 1893 fu l'ultima solennità, che si celebrò in quella Chiesa cadente, che aveva già visto a tramontare quasi nove secoli, ed anche quella fu una giornata memoranda per Bagnolo.

Benedizione della Nuova Chiesa

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

«Hœc dies quam fecit Dominus: exultemus et lœtemur in ea!
Si, esulta pure, o fortunata Bagnolo… il giorno dell'inaugurazione della nuova Tua Chiesa:
exultemus et lœtemur in ea !»
"Il 18 Novembre 1894 sarà sempre per questa Parrocchia una data indimenticabile, scolpita negli atti della Curia, ma più particolarmente impressa a caratteri d'oro nel cuore di quanti vi assistettero e, presero parte a quelle solenni feste…

Descrizione della Nuova Chiesa

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

Dell'antica costruzione, come già si è detto, non rimane, altro che il campanile, che nella sua austera forma medioevale è un grazioso monumento di antichità. Anticamente doveva essere semplicemente una torre parallelepipedo, e la sua struttura murale, ingentilita da caratteristiche finestre bifore in pietra e da vaghe archeggiature in terra cotta, accenna ad una di quelle tipiche costruzioni sacre, che da Carlo Magno fino al 1300 sorsero qua e là in Piemonte ed in Lombardia per opera dell'antica Maestranze dei Comacini che, secondo il Cantù, nasceva, cresceva sotto gli auspici dei benemeriti Padri Benedettini. Quando poi si fabbricò l'antica Chiesa di San Pietro, allora detta torre venne convertita in campanile.