Egidio Dianti (Poldino)
Si ritiene un comico di paese alla buona, adatto alla gente semplice e normale e usa, nelle sue scenette e canzoni, un piemontese misto italiano; non è un professionista ma è l'hobby d'Egidio.
A colloquio con “Poldino”.
Circa nel 1984, durante uno spettacolo a Moretta, il presentatore mi presentò dicendo: ecco Poldino alla settima potenza.
Era il primo spettacolo che facevi?
No, già prima d'essere Poldino partecipavo alle corride con imitazioni, il debutto fu l'imitazione della tromba e della gallina in calore.
Come hai immaginato il "personaggio Poldino"?
Lo immaginai come un "montanaro" delle montagne vicino al mio paese, con pantaloni di velluto, camicia a quadretti, calzettoni, scarponi e foulard. Il cappello è girato al contrario con bandierine che simboleggiano le tournee di Poldino nel mondo e davanti, al centro, l'anno della tournee.
Che tipo è Poldino?
Un tipo alla buona che cerca di far ridere senza essere volgare rispettando se stesso e gli altri.
Perché è nato ...?
Perché ad Egidio è sempre piaciuto cantare, imitare, inventare i testi delle canzoni, divertendosi sperando di divertire anche gli altri.
Poldino ha dei messaggi da mandare?
Sì, avendo l'opportunità di parlare a molte persone nello stesso momento, manda un messaggio d'amore verso il prossimo, Poldino crede nel dono che ha di far ridere e lo usa in particolare con i bambini e gli anziani.