Guglielmo Bòrda (Wierm)

Poeta an lenga piemontèisa.
Guglielmo Borda (stranomà Wiérm) a l'era nassù a Bagneul ël 9 dë stémber dël 1921 da na famija ëd vej panaté ëd Bagneul.
Da giovo a óndes ani a l'é restà sensa pare e ansema a soe doe seur a l'ha taca a fé anche chiel ël panaté, ant la botega ënt la contrà dla Crosà.
L'amor per ël sò pais e la sua storia, costum e la lenga piemonteisa, a fai sì che Guglie a savija a ment tuta la storia ëd bagneul d'ij ültim 85 ani e ancor pì andarè.
Tante son le sue contà e poesie ën lenga, ëdcò tradussion ën lenga: I promessi sposi, contà ëd Milton, Prevert, Leopardi e dla Divina commedia quëich cant.
Ansem sò amis Dinò Fnoj a la colaborà al prim scartari "Da pare 'n fieul".
Ël patrimoni ëd storia, savej, costum che savija a le andasne ansem a chiel ël 26 mars 2013

di Pier Giorgio

wiermpromessi sposi viermAvrete riconosciuto il famoso brano dei Promessi Sposi.

Certo, la prosa del Manzoni è di sublime bellezza, ma ciò non vieta il tentativo di riprodurla nella propria lingua.

A Bagnolo ci ha provato un innamorato della cultura e della lingua piemontese, Guglielmo Borda.

Guglie, come tutti lo chiamano, o Vièrm, come lui ama firmarsi, è nato a Bagnolo Piemonte nel 1921 da una famiglia di panettieri, che si tramandavano questo mestiere da cinque generazioni.

Fu appunto per continuare questa tradizione di famiglia che, a undici anni, per la prematura morte del padre, dovette abbandonare la scuola, alla quale tanto ambiva, per dedicarsi al lavoro.

A questo proposito, quando gli si chiede come mai non abbia proseguito gli studi, ironicamente risponde; «Il forno mi ha bruciato i libri».

Ma, nonostante ciò, la sua voglia di sapere non è mai venuta meno.

...Frequentando poi il compianto Dino Fenoglio, gran conoscitore, esperto ed innamorato della lingua piemontese, nacque in lui l'amore per la nostra parlata. Con Dino collaborò alla stesura del primo libro « Da pare in Fieul » e, nel suo ricordo, scrisse una delle sue più belle poesie:« Ciass per na passa » (« Rintocchi per un trapasso »).

L'amore di Guglie per la lingua piemontese non si ferma alla sola composizione di poesie, ma si spinge alla traduzione di classici, come Prevert, Milton e Dante.

A proposito di quest'ultimo, ha scritto una parodia, tratta dal Padre Nostro della Divina Commedia, dal titolo «A Dionis». Pare addirittura che stia traducendo in piemontese la Divina Commedia, ma per il momento non ne vuol parlare.

....ma per conoscerlo meglio ed apprezzare appieno la vivacità intellettuale e le capacità creative lo si può incontrare sovente sull'angolo della piazza, luogo abituale di capannelli dei bagnolesi, infervorato nelle più disparate discussioni sul passato, sul presente e sulle tradizioni dei nostri paesi.

di Mirella e Giancarlo Ferrero