Flora

Scritto da Pier Giorgio.

Il bacino idrografico Bagnolese

Presenta uno sviluppo allungato in direzione Est-Ovest, corrispondente ai bacini idrografici dei corsi d'acqua: Torrente  Infernotto, Torrente  Grana, Torrente  Marone e Torrente rio Secco.

Il settore montano è prevalente e raggiunge le sue quote maggiori con il monte Frioland e la Punta Ostanetta. Un terzo del territorio, con un'altezza media di 350-400 m s.l.m, è pianeggiante e si estende verso il comune limitrofo di Cavour, mentre i rilievi pedemontani caratterizzano il confine con Bibiana e Barge.

La pianura bagnolese presenta aspetti legati all'agricoltura, infatti, a fianco di abitazioni, colture, frutteti, sono presenti piccoli gruppi di vecchi "rol", "Arbre" e "garzie", aree incolte popolate da infestanti come "busson, bussonà, rounse o roei" e boschi ripariali con "vengh,o gorin"e"verne" a lato di canali e piccoli corsi.
Il settore pedemontano ospita alcune borgate e frazioni (Villar, La Serra, Le Minette e Olmetto), le abitazioni sono raggruppate a piccoli nuclei e si alternano a prati, piccoli frutteti, boschi di "castagné"castagno ed aree incolte consentendo la vita di numerosi animali.
Risalendo verso il monte, ai 650-950 circa m. s.l.m. troviamo una vasta area estremamente interessante dal punto di vista naturalistico: tale area comprende il versante sinistro del torrente Infernotto, parte del torrente Grana e di altri bacini minori.
Questa zona un tempo densamente popolata ora è quasi esclusivamente adibita a seconde case ed è caratterizzata dall'alternarsi di  "prà" e"prà da pastura" ormai quasi cancellati con boschi di "verne","linsolè" e "frasso", sono caratteristici in quest'area i boschi di "bula","malëzzo", "rol" e fò", "sapin bianch e ross", "drauss", "spinafò" e "gineivër", nel sottobosco sono comuni : "arësà" e la "bruèra" e numerose sono le specie di funghi, eduli e non.
Tra i mille ed i milletrecento metri s.l.m. col variare dell'esposizione e della quota prendono sopravvento boschi di "fò", "bule", "verne", "drauss" e "frasso" amanti dell'umidità (in questi luoghi sono molto frequenti le nebbie mattutine, specialmente d'estate).
Nei luoghi assolati accanto alle "mèire", troviamo estese lande "maire"  a "bronsèch" e "bruera", alcune aree sono occupate da estesi boschi di "sapin bianch e ross", digradanti verso l'alto in "pasture".
Verso i millequattro e oltre ci troviamo ormai nella porzione più elevata, per le caratteristiche legate all'esposizione, al regime delle precipitazioni d'alta quota, sono presenti vasti pianori con "pasture" montane.
Salendo ancora di quota scompaiono le "pasture"  lasciando il posto ai "ciapé", tundra alpina: pendio sassoso e molto inclinato con scarsa vegetazione, caratterizzato da ampie escursioni termiche sia giornaliere che annuali e spazzato da forti venti, interrotta qua e là