Borgo San Pietro
Borgo San Pietro, tale borgo «doveva» sorgere attorno alla Chiesa Priorale di S. Pietro.
I fatti:
Il principe Giacomo di Acaia il 29 Ottobre 1338 alla comunità ed uomini di Bagnolo...
...largiva speciali favori a quelli fra essi, che avrebbero costruito le loro case nel nuovo borgo da costituirsi "in villa de novo facienda in loco dieto al mercayle."
Nel 1400 con un'operazione compiuta sotto il controllo di Amedeo d'Acaia, che coronava il progetto concepito circa un secolo prima ma mai attuato, l'intero borgo venne spostato dalla attuale località del Villar nella posizione odierna più favorevole ai commerci e all'allestimento del mercato.
Il "Recinto osia Capo Luogo" così definito da un mappale del 1700.
Si nota che vicino alla torre campanaria vi è la Chiesa, il cimitero (abolito da Napoleone) e l'ala pubblica.
Da una delibera del 1880 a firma di Coalova sindaco, Rio Gio. Battista membro anziano e M. Lorenzati segretario, si legge:
«[...]nei giorni festivi l'ala pubblica non verrà occupata da banco alcuno. Gli erbivendoli, cacciaiuoli, rivenditori di burro, acciughe e simili terranno i loro rispettivi negozi nell'angolo a notte della chiesa non oltre il limite segnato da una linea retta dall'angolo della chiesa al pilone dell'ala[...] Nei giorni di fiera e mercato sarà conservato libero e sgombro l'albo pretorio per la lunghezza di non meno di un metro e mezzo[...] gli erbivendoli si collocheranno a notte del muro di cinta del giardino Airaudo partendo dall'angolo ove trovasi il serraglio della bealera, i lattai si collocheranno in faccia alla casa della Depetris Domenica moglie Frencia[...] e proseguendo verso la nuova piazzetta, a notte dell'ala, i merciaiuoli, venàitori di cotone, abiti fatti, i rivenditori di castagne abbrustolite si collocheranno oltre la casa Albertengo e verranno in seguito i ferravecchi lungo la stradale di Cavour dalla parte di mezzogiorno[...]" (Arch. com. fase. Feste e Fiere, Voi. 1, pp. 7-8).
Il borgo Villaretto – Olmetto affonda le sue radici nel lontano 1300 e, già allora, era abitato da famiglie di Turina, Manavella, Mattalia, Odetto, Bruno e Salusso...