Bagnolo
Era chiamata Balniolum nei vecchi documenti: il suo abitato principale trovasi in pianura, ed in distanza di mezzo miglio dai monti, che servono di separazione alla nostra Provincia da quella di Pinerolo.
Questa comunità è lontana da Barge miglia due, da Cavour due ed un sesto, e da Bibiana poco meno di due: in essa sono alcune montagne assai elevate confinanti con Crissolo, ed Ostana.
Spettò in feudo ai Malingri, per essere stata nel 1412 data in ricompensa di segnalati militari servigi da Lodovico principe di Acaja ad Amedeo Malingri suo scudiere, allora conte di s. Genis in Savoia: il castello di questo luogo situato al sud ovest, e nella borgata del Villar, in posizione assai forte , fu distrutto e reso quasi inabitabile verso il 1600 dai Francesi comandati dal contestabile di Lesdiguiéres. In vicinanza delle sue rovine sorge ora un bel palazzo del conte Coriolano Malingri di Bagnolo.
Quella rocca era di antichissima costruzione, constando dell'assedio fattone nel 1219 dai Vercellesi irritati dalle molestie, e vessazioni commesse dai suoi abitanti in pregiudizio dei pellegrini di là provenienti, i quali transitavano in Bagnolo per recarsi al santuario della Madonna del Becetto posto nei monti di Sampeire in val di Varaita.
Si divide in tre parrocchie : la prima dedicata a San Pietro situata nel capoluogo della comunità; la seconda nel quartiere del Villar, e la terza in quello del Villaretto : il primo di questi due quartieri dista dal capoluogo di ¾ di miglio , ed il secondo di ¼.
Nella chiesa del Villar vedete un bel quadro rappresentante la Madonna del Carmelo, creduto opera del Moncalvo: quivi si celebra in ogni anno nella domenica successiva al giorno 15 luglio la festa della B. V. del Carmelo, e vi accorrono molte migliaja di persone dai luoghi circonvicini: ed è veramente un raro spettacolo di vedere sparse su quei colli e monti tante liete e pacifiche brigate, composte di contadini dell'uno e dell'altro sesso vestiti in varie foggie.
Nello stesso quartiere del Villar prima del 1400 stava l’abitato principale di Bagnolo, vale a dire poco superiormente al castello preindicato; ma a seconda di una convenzione del 3 giugno 1400 seguita col principe di Acaja venne ricostrutto nella pianura, dove giace attualmente, sia per maggior comodo del pubblico, sia per l’esercizio : del mercato, che ora si tiene soltanto nei mercoledì del carnovale, ma con grandissimo concorso.(*)
(*)Da STATISTICA DELLA PROVINCIA DI SALUZZO di Giovanni Eandi (1835) pag.182-183