La Cassa Rurale - 1908

da: «Cooperative: storie di uomini e territorio» di Attilio Ianniello. 

«Dopo la promulgazione dell'Enciclica Rerum Novarum da parte di Leone XIII il 15 maggio 1891 anche il cattolicesimo poté finalmente esprimere in modo più organizzato la propria carica ideale nell'impegno a favore del riscatto sociale, economico e morale dei ceti più emarginati della società.

Nell'ambito del credito cooperativo si mosse per primo don Luigi Cerutti che nel 1890 fondò a Gambarare di Mira (VE) la prima Cassa Rurale cattolica con lo scopo di "redimere l'agricoltore dall'usura; dargli il mezzo di provvedere a una coltivazione razionale della terra mettendo a sua disposizione il capitale a convenienti condizioni; porlo in grado di non dover precipitare le vendite dei suoi raccolti; e nel medesimo tempo toglierlo all'isolamento, avvicinarlo ai proprietari e spingerlo al miglioramento morale". Nei dintorni di Alba sorse anche la prima Cassa Rurale cattolica; infatti nel luglio del 1894 a Piobesi d'Alba il parroco, don Giovanni Coccino, fondò la "Cassa Rurale di Prestiti", un evento che fu salutato dalla stampa cattolica locale con entusiasmo, definendolo "un bell'esempio di socialismo cristiano" e sottolineando con forza il ruolo antiusura: "con queste Casse si snidano tutti gli avvoltoi, tutte le arpie, tutti i vampiri che succhiano il sangue della povera gente... si difende il colono da essere vittima degli strozzini e li si soccorre non solo materialmente ma anche moralmente".

Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento la provincia di Cuneo vide nel suo territorio una fioritura di Casse Rurali ed Artigiane davvero eccezionale.»

La Cassa rurale di Bagnolo Piemonte


cassa_rurale1Nell'ottobre 1908, don Cavallotti, in occasione del Giubileo, predicò la nascita di una forte associazione agricola locale, con annessa cassa di credito, che "riunisca in un sol nerbo le forze vive della nostra parrocchia, per il conseguimento di quella restaurazione morale e sociale, che è nei desideri del Papa... Con l'augurio che i sacerdoti che sono alla testa del movimento cattolico vengano a portare la loro parola " (dal Bollettino parrocchiale, novembre 1908).


La Cassa rurale poté contare su un ottimo avvio, e nel 1910, i soci erano aumentati ancora, perché, grazie alla Cassa rurale diveniva facile ottenere prestiti ad un tasso agevolato, restituendo il denaro ratealmente.

cavallottiIn questo florido periodo sorgono così per volere di  don Cavallotti vari istituti: il Collegio San Giuseppe, il Seminario, le Scuole, il Circolo giovanile femminile, l'Oratorio.

11_giugno_23_particMa subentrò, a partire dagli anni della Prima Guerra mondiale, una crisi del credito cooperativo che si accentuò negli anni Venti, complice anche il regime fascista, ed ebbe il suo apice nel crac della Cassa Rurale di Bagnolo, che fallì nel 1923 trascinando nella sua rovina parecchie altre cooperative di credito.

 

http://legart.it/storia/1923.htm

 

Don Cavallotti e Giovanni Zaccone

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

cassa-rurale dirigenti

Nel 1909 segretario della federazione delle casse rurali piemontesi... Nominato poi direttore della federazione fu in quel periodo che fu pubblicata un'ordinanza del Pontefice il quale vietava ai sacerdoti di amministrare aziende commerciali ed allora Don Cavallotti dovette abbandonare l'ufficio presso la Cassa di Bagnolo...(Gazzetta del popolo 9 maggio 1924)

nel 1912 divenne procuratore generale della Cassa Rurale di Bagnolo l'on. Giovanni Zaccone.

Preludio

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

dalla Gazzetta del Popolo 12 aprile 1924
Come fu provocato il fallimento

La Cassa Rurale di Bagnolo, sorta con modesto scopo di esercitare il credito fino ad un massimo di 5000 lire su cambiali e di 20.000 su ipoteca, a poco per volta, su iniziativa di don Cavallotti, parroco della chiesa di San Pietro in Bagnolo, uno dei più ardenti promotori della Cassa, impostosi fin dal principio per intelligenza, facondia ed autorità sugli altri soci, tutti contadini ed inesperti, stabilì di commerciare sulla frutta, prima in modesta forma, poscia con un commercio su vasta scala.

andezeno

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

17_mag_23

dalla Gazzetta del Popolo 17 maggio 1923
L'azione della Cassa di Andezeno

Possiamo riferire in modo abbastanza esatto e nei suoi particolari come il fallimento venne chiesto e dichiarato.

E' noto che l' istanza di fallimento è stata fatta dalla Cassa di Andezeno il giorno 10 maggio. Negli ambienti della Cassa di Bagnolo la gravissima decisione della consorella di Andezeno viene naturalmente giudicata molto severamente e rimane inspiegabile.

creditori

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

2_giugno_23dalla Gazzetta del Popolo 02 giugno 1923
L'assemblea dei creditori della Cassa rurale di Bagnolo

Saluzzo, 2 giugno:
Oggi giorno di mercato, c'è a Saluzzo grande animazione.

Le vie, le vaste piazze, i portici, i caffè, gli alberghi sono affollati di gente, contadini in gran parte, che comprano e vendono merci. discutendo vivacemente d'ogni sorta d'affari.

politica

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

dalla Gazzetta del Popolo 23 maggio 192423_mag_24
Casse rurali e politica
nel processo della Cassa di Bagnolo

Ormai il processo ha preso un'andatura monotona.

Sfilano i rappresentanti delle Case Rurali, taluni in veste sacerdotale, altri in quella contadinesca, gli uni e gli altri concordi nell'affermare di essersi illusi, di aver creduto di far un ottimo affare confidando i depositi alla Cassa di Bagnolo.

Quanta parte abbia avuta la gerarchia ecclesiastica in questa fiducia non è detto.

proposta Zaccone

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

dalla Gazzetta del Popolo 17 maggio 1923

Il piano dell'on. Zaccone


piano_zacconePiù interessante è invece sapere come i dirigenti della Cassa fallita intendono affrontare la situazione, in qual modo tutelare i soci che la loro incapacità amministrativa trascinò alla rovina. L'on. Zaccone, il quale, dopo il ritiro volontario di don Cavallotti ha prese nelle sue mani la " difesa dei soci ", svolge da due giorni un'attività molto intensa.

Superati i primi momenti di perplessità e d'incertezza subito convocò, in un locale estraneo alla Cassa, un gruppo di soci ai quali riferì sulla situazione, prospettando un pianto d'azione da svolgere nell'interesse dei consociati.

sentenza

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

IN NOME DI SUA MAESTÀ
VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Il Tribunale Civile e Penale di Saluzzo adunato in Camera di
Consiglio in persona dei Signori
SCARFIOTTI Cav. CAMILLO - Presidente Estensore
LUCIANO Cav. CARLO - Giudice
PEROTTI GIUSEPPE - Giudice
ha pronunciato la seguente

SENTENZA

condanna

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

dalla Gazzetta del Popolo 22 giugno 1924

La condanna degli Zaccone, di don Cavallotti e altri amministratori della Bagnolo

21_giugno_24Alle ore 10 di ieri mattina era ripresa l'udienza, ed il presidente cav. Maiola richiedeva ai difensori ed agli imputati se nulla avessero da aggiungere. Avuta risposta negativa, il Tribunale si ritirava in camera di deliberazione, dalla quale usciva poco prima di mezzogiorno.

L'aula era più affollata del solito.

Gli imputati apparivano ansiosi di conoscere la loro sorte.