isca
istituto superiore di cultura alpina
Ostana, dicembre 2012
Si intitola “Ventimesi - La guerra partigiana di Liberazione tra l’Infernotto e la val Luserna - Luoghi e memorie” il volume pubblicato in questi giorni da “L’Artistica Savigliano” per conto dell’Istituto Superiore di Cultura Alpina di Ostana, curato da Giuseppe Barbero e Davide Ribotta, prodotto grazie al contributo della Regione Piemonte, assessorato alla Cultura e della Fondazione CRT.
Un libro frutto di un progetto nato una decina di anni fa che si proponeva di approfondire con studi e ricerche la storia del periodo della Resistenza (settembre 1943 – aprile 1945) nelle valli Po, Bronda e Infernotto e che ha già visto la realizzazione di alcune iniziative: prima fra tutte, la mostra fotografico–documentale “Ventimesi” svoltasi a Paesana nel 2002; la mostra fotografica “Paesana brucia”, allestita, in occasione del 60° anniversario dell’incendio nazifascista di Paesana, nell’agosto 2004 e la pubblicazione del primo volume “Ventimesi: la guerra partigiana di Liberazione in Valle Po”, nel 2007.
A distanza di quattro anni esce ora il secondo volume, dedicato quasi interamente alla valle Infernotto (Barge e Bagnolo Piemonte), ma con approfondimenti riguardanti le vicende accadute nella zona di pianura tra Cavour e Villafranca Piemonte e nell’alta valle Po: appare evidente come la storia dei venti mesi di occupazione nazifascista e di lotta partigiana nel territorio tra la valle Po, la val Luserna e la pianura è in gran parte collegata. A Cavour, nei primi giorni del settembre 1943 nacque il primo embrionale progetto di Resistenza nelle vallate del saluzzese e del pinerolese che si concretizzò nei giorni successivi a Barge, con la nascita della prima brigata partigiana Garibaldi. È da Barge che i garibaldini, cresciuti di numero, si diffusero poi nella vicina Bagnolo e nelle valli Po e Luserna, lottando, fino alla Liberazione, contro le truppe tedesche e nazifasciste.
Nel libro vengono descritti i principali episodi che caratterizzarono la vita di questi luoghi tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1945 utilizzando brani delle testimonianze dei protagonisti, documenti e fotografie. Sono storie che parlano di rappresaglie, di rastrellamenti, di furti, di morti e feriti (che in queste zone furono numerosi sia tra la popolazione civile, sia tra i partigiani), di incendi di case, di paura per la presenza dei nemici.
Giuseppe Barbero e Davide Ribotta hanno estratto e ordinato temporalmente queste storie traendole da libri già pubblicati (o in diversi casi ormai esauriti da molti anni), da scritti ancora inediti e da fonti orali ed hanno cercato di integrarle, ricostruendo i singoli fatti ed identificando i protagonisti, per i quali sono state inserite, a fianco dei testi, brevi ma interessanti note biografiche con relative fotografie, per quanto è stato possibile fare a distanza ormai di 70 anni da quegli avvenimenti.
Un’ampia documentazione fotografica accompagna poi la narrazione dei fatti con immagini in parte dell’epoca, come quelle della Barge bruciata dopo i fatti del 1° luglio 1944 o quelle scattate di nascosto dai gruppi di partigiani nelle campagne bargesi e bagnolesi ed in parte attuali, che richiamano i luoghi dove si svolsero gli episodi descritti, così da permettere al lettore di localizzarli mentalmente o di recarsi sul territorio alla loro ricerca utilizzando le carte geografiche, inserite nel volume, dove sono indicati i luoghi interessati dai fatti bellici.
Infine, è parte integrante del volume il DVD-ROM dal titolo “I filmati della memoria” che racchiude brevi stralci di interviste raccolte negli ultimi anni tra gli ex Partigiani che operarono in queste zone. Le videoriprese sono di Francesco Perrone e dell’associazione ISCA. Sono brevi brani audiovisivi che permettono di conoscere e di ritrovare alcuni dei protagonisti della Resistenza che compaiono nelle pagine del volume ed essere un suggerimento per approfondire la ricerca, con una visione integrale delle interviste, conservate presso la Biblioteca di Bagnolo P.te e di Paesana, che racchiudono al loro interno frammenti di vita e di storia che oltre ogni retorica rendono umani e comprensibili gli ideali che animarono la lotta di Liberazione.