Don Cavallotti e Giovanni Zaccone

Scritto da Giorgio. Postato in La Cassa Rurale - 1908

cassa-rurale dirigenti

Nel 1909 segretario della federazione delle casse rurali piemontesi... Nominato poi direttore della federazione fu in quel periodo che fu pubblicata un'ordinanza del Pontefice il quale vietava ai sacerdoti di amministrare aziende commerciali ed allora Don Cavallotti dovette abbandonare l'ufficio presso la Cassa di Bagnolo...(Gazzetta del popolo 9 maggio 1924)

nel 1912 divenne procuratore generale della Cassa Rurale di Bagnolo l'on. Giovanni Zaccone.

L'opera dell'on. Giovanni Zaccone

...L'on. Giovanni Zaccone, entrato nella Cassa come consigliere e controllore di don Cavallotti per conto della Federazione agricola torinese che era sovvenzionatrice della Cassa, non ne divenne, mai socio.

Pur avendo la coscienza esatta della rovinosa amministrazione cercò di apportarvi rimedio ma senza energia e senza efficacia.

Favorì in tal modo l'enorme sviluppo della Società, appoggiò la megalomania del prete ed ottenne, oltre il benessere economico proprio o della sua famiglia, la medaglietta da deputato che solo la Cassa di Bagnolo coi danari dei suoi depositanti e creditori riuscì a fargli conseguire.

I due fratelli Zaccone apparivano soci del geometra Pugno nell'impresa "Padus ", Società, per produzione di profumi, ma la Cassa pagò le loro quote e tutto fu tenuto gelosamente nascosto sia al Consiglio di amministrazione che all'assemblea dei soci della Bagnolo e fin anche a don Cavallotti.

Di Giovanni Zaccone si ricorda, la povertà nel 1912, e si rileva che nel 1918 acquistò a Bagnolo un terreno per 25.000 lire che intestò alla moglie, accennando ad un'eredità di essa, ma senza mai darne prova alcuna...

(Gazzetta del Popolo 12 aprile 1924)