Benedizione della Nuova Chiesa

Scritto da Giorgio. Postato in Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli

«Hœc dies quam fecit Dominus: exultemus et lœtemur in ea!
Si, esulta pure, o fortunata Bagnolo… il giorno dell'inaugurazione della nuova Tua Chiesa:
exultemus et lœtemur in ea !»
"Il 18 Novembre 1894 sarà sempre per questa Parrocchia una data indimenticabile, scolpita negli atti della Curia, ma più particolarmente impressa a caratteri d'oro nel cuore di quanti vi assistettero e, presero parte a quelle solenni feste…

Pochi giorni innanzi la inaugurazione il telegrafo ci portava la Felice notizia che la Diocesi di Saluzzo stava per deporre le gramaglie (pochi mesi prima era defunto il Monsignor Alfonso Buglioni di Monale Vescovo della diocesi, colui che benedisse la pietra fondamentale), poiché il Santo Padre aveva nominato un novello Pastore nella persona dell'Illustrissimo e Reverendissimo Monsignor Mattia Vicario, Canonico Teologo della Metropolitana di Vercelli. A questo lieto annunzio si pensò di dare al nuovo Vescovo una bella occasione di venir presto a Bagnolo a compiere una delle funzioni più solenni del suo Altissimo Ministero, si rimandò la consacrazione della Parrocchia, attendendo che Monsignore avesse preso definitivamente possesso della sua Sede.
Fu quindi invitato Monsignor Dematteis (reggente della Diocesi, Vicario Generale Capitolare) a benedire ed aprire al culto la nuova Chiesa.
Da quasi una settimana pioveva dirottamente e quindi si temeva che il tempo avesse a guastare la festa, ma sul mattino del diciotto Novembre, il cielo si rasserenò completamente, ed il sole più splendido e bello venne a rallegrare tutti i cuori. Era il sorriso della natura, che, voleva prender parte a questa solennità così commovente, voleva unirsi agli uomini per onorare il Suo Creatore, il Suo Re. Si celebrò ancora la Messa prima alla Confraternita, e poi si attese con impazienza febbrile agli ultimi preparativi della funzione.
Erano le nove del mattino, quando il suono festivo delle campane, annunziava l'arrivo di Monsignor Dematteis…
Alle dieci fu chiuso il nuovo edifizio e sulla porta del medesimo si diede principio aIla funzione, mentre la vastissima piazza era gremita di folla esultante…
...Vestite le sacre indumenta, Monsignore, seguito dal Clero fece esternamente il giro dell'edifizio, cantando il Miserere, e benedicendo le mura con l'acqua santa. Quando la processione giunse nuovamente avanti la porta principale, questa si aperse, ed il corteo si portò innanzi all'Altare Maggiore, mentre il popolo attendeva ancora fuori della Chiesa.
A questo punto si aprirono le porte della Chiesa…
...Della benedizione ed inaugurazione del nuovo Tempio il notaio della, Curia Teol. Enrico Peretti stendeva apposito verbale, che veniva, firmato da Monsignor Dematteis, dai Parroci e dal Clero della Vicaria, dal Conte Patrono, dall'Ing. Cav. Porta, dagli impresari Ing. Destefanis e Signor Pietro Billotti, e da qualche altra notabilità del paese presente alla funzione.
Al lunedi 19 si continuarono le feste con Messa solenne alle dieci ed eloquente discorso dell'Illustrissimo e Molto Reverendo D. Domenico Robasti, Parroco di Envie; alla sera si cantarono Vespri solenni, seguiti da altro discorso.
Al mercoledì 21 si fece una mesta funzione in suffragio dei benefattori defunti dell'opera, ed in questo modo si Chiusero le feste inaugurali.
I buoni Bagnolesi da tale epoca incominciarono a frequentare la loro nuova Parrocchia, che, dopo essere stata per tanto tempo un loro pio desiderio, ora è il loro tesoro, il loro più glorioso monumento.